Le Langhe: l’anima del Piemonte

Un viaggio emozionante

Alla scoperta di borghi antichi, prati incantati, cantine storiche delle Langhe e sapori intensi

Le Langhe sono un territorio collinare situato nel cuore del Piemonte, tra la zona di Cuneo ed Asti.
Il nome storico Langhe, deriva, infatti, dal piemontese “langa” che significa “collina”.

Oggi, le Langhe sono riconosciute dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità e definite come:

“Una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.

Le affascinanti visite guidate delle storiche cantine delle Langhe continuano ad attrare turisti di tutto il mondo. Le langhe sono, infatti, meta italiana ambita e ricercata.

Le degustazioni dei vini delle Langhe, organizzate in apposite sale in vetro, sono capaci di emozionare ed incantare anima e corpo dinnanzi alla vista di un suggestivo paesaggio di colline verdi e vigneti in fiore.

A fare da contrasto al paesaggio bucolico di prati incantati, le possenti rocce alpine e i borghi antichi, custodi di storia e cultura piemontese.

Famose per le sue straordinarie vigne, le visite guidate delle cantine delle Langhe, sono lo svago prescelto dagli amanti del vino alla ricerca di gusti intensi e decisi.

Le Langhe sono una delle principali zone vitivinicole in Italia e al mondo, un vero e proprio paradiso del turismo enogastronomico, dove le degustazioni e le visite guidate alle cantine di Monforte D’Alba sono diventate un must.

Cosa c’è mi meglio che sorseggiare un calice di vino nella casa del produttore?

Con le degustazioni dei vini delle Langhe risvegli i sensi e liberi le emozioni.

Sorseggiare un calice di vino nelle Langhe è un esperienza di gusto unica valorizzata dall’incantevole atmosfera composta da colline immense e panorami mozzafiato su noccioleti, vigneti e boschi.

Un territorio ricco di storia, custode di tradizioni e sapori incisivi è ciò che rende le Langhe l’anima del Piemonte.

Un territorio ricco di storia, custode di tradizioni e sapori incisivi è ciò che rende le Langhe l’anima del Piemonte.

Il clima nelle Langhe

Essendo un zona tra le colline e le montagne, il clima nelle Langhe è strettamente legato al territorio.

  • Nella Bassa Langa, dove il paesaggio è collinare, ricco di vigneti e noccioleti; il clima è quello tipico della pianura padana caratterizzato da estati ed inverni miti.
    Qui si alternano panorami spettacolari.
    In estate, i colori vivaci dei vigneti in fiore e il profumo inebriante dei tartufi caratterizzano tutta la vallata, rendendola un vero incanto.
    D’inverno il bianco e il grigio sono i colori prevalenti e, in questa stagione, la sensazione è quella di essere in un vecchio film senza colori, risveglia le emozioni e i ricordi più intimi.
  • Nell’Alta Langa, dove il paesaggio è montano e selvatico; il clima è quello tipico degli appennini con inverni freddi, copiose nevicate ed estati frizzanti.
    Qui si possono scoprire panorami favolosi in alta quota ed avventurarsi dei boschi di pino silvestre, autentico “fossile vivente” della vegetazione dell’ultimo periodo glaciale.

Le specialità gastronomiche e vinicole delle Langhe

Per gli amanti del buon cibo e dell’ottimo vino, le Langhe sono una delle zone d’eccellenza in Italia e nel mondo.
Il luogo perfetto per godersi una degustazione dei vini delle Langhe tra la natura rigogliosa, i profumi delicati e i colori rari delle colline.
La zona della Bassa Langa è l’anima del vino. Qui vengono prodotti vini pregiati di altissima qualità come:

  • il Barolo
  • il Nebbiolo
  • il Dolcetto d’Alba
  • il Barbaresco
  • il Dolcetto di Dogliani
  • il Barbera d’Alba
  • il Pelaverga di Verduno
  • l’Asti Spumante
  • il Barbera d’Asti

Tutti realizzati con tecniche antiche tramandate di generazione in generazione.
Nelle Langhe, la coltivazione delle vigne è attenta alla terra e rispetta l’ambiente vigneto, preservando le varietà di flora e fauna locali e proteggendo il territorio dalle incisive azioni dell’uomo.

I vigneti delle Langhe costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale.
Agli antichi saperi del vino, si accostano tradizioni culinarie radicante per regalarti esperienze di gusto intense.

Tra i piatti tipici della cucina piemontese abbiamo:

  • i Ravioli del Plin, tasche di sfoglia all’uovo con ripieno di carne;
  • i Tajarin, tagliatelle di pasta all’uovo fatta in casa;
  • la Toma, formaggio da tavola a pasta semidura;
  • la Doja, salsiccia ricoperta da strutto fuso;

Piatti sostanziosi da assaporare con del buon vino, rosso o bianco, a seconda dei tuoi gusti!
Nella preparazione dei piatti si utilizzano solo prodotti locali, a chilometro zero, freschi, stagionali e genuini.
La selezione delle materie prime è scrupolosa e la presentazione dei piatti, raffinata ed elegante, è curata al dettaglio.
Nelle Langhe la cucina è arte e storia: un patrimonio di saperi, tecniche e tradizioni che non conoscono tempo.

Tutti realizzati con tecniche antiche tramandate di generazione in generazione.
Nelle Langhe, la coltivazione delle vigne è attenta alla terra e rispetta l’ambiente vigneto, preservando le varietà di flora e fauna locali e proteggendo il territorio dalle incisive azioni dell’uomo.

I vigneti delle Langhe costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale.
Agli antichi saperi del vino, si accostano tradizioni culinarie radicante per regalarti esperienze di gusto intense.

Tra i piatti tipici della cucina piemontese abbiamo:

  • i Ravioli del Plin, tasche di sfoglia all’uovo con ripieno di carne;
  • i Tajarin, tagliatelle di pasta all’uovo fatta in casa;
  • la Toma, formaggio da tavola a pasta semidura;
  • la Doja, salsiccia ricoperta da strutto fuso;

Piatti sostanziosi da assaporare con del buon vino, rosso o bianco, a seconda dei tuoi gusti!
Nella preparazione dei piatti si utilizzano solo prodotti locali, a chilometro zero, freschi, stagionali e genuini.
La selezione delle materie prime è scrupolosa e la presentazione dei piatti, raffinata ed elegante, è curata al dettaglio.
Nelle Langhe la cucina è arte e storia: un patrimonio di saperi, tecniche e tradizioni che non conoscono tempo.

La storia delle Langhe

Le Langhe sono da sempre un territorio molto ambito sia per la loro posizione strategica che per la loro naturale bellezza. Nel corso della storia, le Langhe, furono terreno di scontri e conflitti accesi tra imprenditori e conquistatori.
Le immacolate colline e i selvaggi prati delle valli piemontesi furono inizialmente conquistati dai Romani, i quali iniziarono ad urbanizzare il territorio e rendere sistematica la coltivazione della vite all’interno delle mura.
A quell’epoca, i vigneti erano considerati un bene prezioso, difatti erano proprietà ecclesiastiche e solo i monaci avevano il permesso di coltivarli.

Con lo sviluppo delle tecniche agricole, alcuni terreni fuori dalle mura vennero destinati alla coltivazione delle viti e la viticoltura divenne sempre più centrale nell’economia delle Langhe.

All’inizio del XIX secolo con le leggi napoleoniche, le vigne divennero proprietà dell’alta aristocrazia e borghesia, e la viticoltura si affinò sempre di più.
Furono chiamati enologi d’oltralpe per migliorare la gestione agronomica dei vigneti e concetti francesi come “cru” si radicarono nella cultura vinicola piemontese.
Verso la fine del XIX secolo la fillossera, un insetto dannoso che attacca le radici delle viti, decimò le vigne d’Europa e le coltivazioni piemontesi.
Ricostruite, poi, su basi agronomiche ancora più solide, le viti delle Langhe furono destinate ai terreni migliori e il fondovalle lasciato alla frutticoltura.

La storia delle Langhe

Le Langhe sono da sempre un territorio molto ambito sia per la loro posizione strategica che per la loro naturale bellezza. Nel corso della storia, le Langhe, furono terreno di scontri e conflitti accesi tra imprenditori e conquistatori.
Le immacolate colline e i selvaggi prati delle valli piemontesi furono inizialmente conquistati dai Romani, i quali iniziarono ad urbanizzare il territorio e rendere sistematica la coltivazione della vite all’interno delle mura.
A quell’epoca, i vigneti erano considerati un bene prezioso, difatti erano proprietà ecclesiastiche e solo i monaci avevano il permesso di coltivarli.

Con lo sviluppo delle tecniche agricole, alcuni terreni fuori dalle mura vennero destinati alla coltivazione delle viti e la viticoltura divenne sempre più centrale nell’economia delle Langhe.

All’inizio del XIX secolo con le leggi napoleoniche, le vigne divennero proprietà dell’alta aristocrazia e borghesia, e la viticoltura si affinò sempre di più.
Furono chiamati enologi d’oltralpe per migliorare la gestione agronomica dei vigneti e concetti francesi come “cru” si radicarono nella cultura vinicola piemontese.
Verso la fine del XIX secolo la fillossera, un insetto dannoso che attacca le radici delle viti, decimò le vigne d’Europa e le coltivazioni piemontesi.
Ricostruite, poi, su basi agronomiche ancora più solide, le viti delle Langhe furono destinate ai terreni migliori e il fondovalle lasciato alla frutticoltura.

Arte e cultura nelle Langhe

Le Langhe sono un territorio magico in cui perdersi tra borghi antichi e capolavori architettonici.
Meritano di essere citati, per stile e fascino:

  • il Castello di Roddi
  • il Castello di Govone
  • il Castello di Serralunga d’Alba

di origine medievale, i castelli delle Langhe, hanno subito pochissimi e non invasivi interventi di ristrutturazione perciò, oggi, è possibile godere a pieno delle bellezze storiche delle sale interne nonché fermarsi a fotografare le loro maestose torri e possenti mura.

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